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Curiosità

Scadenza funghi: facciamo chiarezza

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  • La scadenza dei funghi dipende dalla varietà, dalle condizioni di conservazione e dalle metodologie di preparazione.
  • I funghi freschi possono mantenersi fino a 3-5 giorni in frigorifero, ma è fondamentale conservarli correttamente per preservare la loro freschezza.
  • Congelare i funghi può estendere la loro durata, ma richiede preparazioni specifiche.
  • I funghi secchi devono essere riposti in contenitori ermetici, lontano da luce e umidità, per poter preservare la qualità.
  • Un segno di deterioramento dei funghi freschi è la comparsa di macchie scure, un odore sgradevole o una consistenza molle.
  • Monitorare la scadenza dei funghi è essenziale per evitare rischi per la salute legati al consumo di funghi non più commestibili.

Dal bosco alla tavola

I funghi, grazie al loro intenso e unico sapore, sono uno degli ingredienti più amati e versatili della nostra cucina. Ma, come ogni tesoro che la natura ci regala, anche i funghi hanno una vita che segue il ritmo dei cicli stagionali, e la loro freschezza non dura in eterno.
La scadenza dei funghi è un tema che suscita molte domande e curiosità: come capire quando i funghi non sono più sicuri da mangiare? Quali sono i segreti per prolungarne la freschezza e gustarne tutto il sapore senza rischi per la salute? La risposta a queste domande dipende da vari fattori: dalla varietà del fungo alle modalità di conservazione, fino al metodo di preparazione.

Scopriamo, allora, come monitorare la scadenza dei funghi e alcuni consigli pratici per mantenere freschi più a lungo questi prelibati alimenti, gustandoli al meglio, ogni volta che ne abbiamo voglia.

Funghi freschi: quanto durano

La scadenza dei funghi freschi dipende dalla loro varietà e dalle condizioni di conservazione. In generale, i funghi freschi mantengono la loro qualità per circa 3-5 giorni, se conservati in frigorifero. Tuttavia, secondo una ricerca1, i funghi freschi sono particolarmente suscettibili alla crescita batterica, a causa del loro elevato contenuto d’acqua e del pH neutro. Questi fattori rendono essenziale il monitoraggio della loro commestibilità, per evitare rischi per la salute. Come fare, quindi, a capire se i funghi non sono più freschi? Tra i segnali evidenti ci sono:

  • la comparsa di macchie scure o viscide sulla superficie;
  • un odore pungente o sgradevole;
  • una consistenza molle e appiccicosa.

Prestando attenzione a questi segnali, si potrà continuare a godere del sapore unico e delle proprietà nutritive dei funghi, garantendo al contempo la sicurezza.

Come conservare i funghi in frigorifero

Conservare i funghi freschi è un’arte che può allungare notevolmente la loro durata e preservare intatto il loro sapore. La regola d’oro per mantenerli freschi più a lungo è la refrigerazione. Mantenere una temperatura di circa 2-4°C rallenta il processo di degradazione di questo alimento.
La bassa temperatura in frigorifero aiuta a prevenire la proliferazione di batteri, che possono accelerare il processo di invecchiamento dei funghi. Tuttavia, anche in questo caso, è fondamentale seguire alcune semplici regole per una corretta conservazione.

LEGGI ANCHE: Come conservare i funghi appena raccolti

Alcuni consigli pratici per prolungare la freschezza

Esistono alcune accortezze che, se seguite, possono prolungare la scadenza dei funghi freschi e mantenerli in perfette condizioni per qualche giorno in più. Ecco un paio di consigli pratici da tenere a mente.

  • Non lavare i funghi prima di metterli in frigorifero: l’umidità residua può accelerare il deterioramento. È meglio pulirli delicatamente con un panno asciutto o una spazzola per rimuovere eventuali residui di terra.
  • Riporre i funghi in sacchetti di carta o in contenitori che permettano la circolazione dell’aria, come contenitori di cartone con una piccola apertura, per permettere loro di “respirare”.

Seguendo queste semplici pratiche, si può mantenere la freschezza dei funghi e goderne più a lungo, senza rischiare di dover buttare via prematuramente il re del bosco. Sarebbe “lesa maestà”.

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Funghi congelati: cosa sapere

Un altro metodo che può prolungare la vita dei funghi freschi è quello di congelarli. Se non si prevede di consumarli entro pochi giorni, il freezer è una soluzione valida per conservare i funghi più a lungo.

Per congelarli correttamente, è consigliato pulirli accuratamente, con un panno asciutto o una spazzola morbida, eliminando eventuali residui di terra. Ci sono, poi, due scuole di pensiero: alcuni preferiscono congelare i funghi da crudi, mentre altri optano per congelarli dopo averli cotti.
Se si sceglie questa seconda opzione, è consigliabile cucinarli in un soffritto leggero di aglio e olio per 15-20 minuti, aggiungendo solo un pizzico di sale. Questo permette di conservarli meglio e, una volta scongelati, i funghi saranno pronti per essere insaporiti e utilizzati in vari piatti con facilità.

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E i funghi secchi? Una lunga durata, ma non eterna

I funghi secchi sono un’ottima soluzione per chi desidera avere sempre a disposizione questo alimento, anche fuori stagione. Grazie al processo di essiccazione, i funghi secchi possono essere conservati per periodi molto più lunghi rispetto al prodotto fresco, se mantenuti in modo adeguato. Tuttavia, la scadenza dei funghi secchi non è eterna: anche questi possono deteriorarsi, se non trattati con la dovuta attenzione.

Il nemico principale dei funghi secchi è l’umidità, che può favorire la formazione di muffe. È buona prassi controllare regolarmente il contenuto del barattolo o della confezione, ed evitare di lasciarli esposti alla luce o a fonti di calore. Questo può accelerare il processo di degrado, compromettendo non solo la qualità, ma anche la sicurezza dei funghi stessi.

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Scadenza dei funghi: come capire se non sono più sicuri da mangiare

Sapere come valutare la commestibilità dei funghi è fondamentale per garantire che siano consumati senza rischi. Oltre a osservare i segnali di deterioramento già descritti, esistono altri aspetti da considerare.
I funghi, freschi o secchi che siano, sono particolarmente sensibili alle condizioni di conservazione. In questo senso, un errore comune è quello di lasciarli troppo a lungo fuori dal frigorifero o di riporli in luoghi non idonei.
Un altro aspetto da tenere a mente riguarda il modo in cui i funghi sono stati trattati prima della conservazione. Per esempio, una pulizia frettolosa e approssimativa prima di riporli in frigo, aumenta la probabilità che si sviluppino contaminazioni. Ciò è particolarmente importante per i funghi selvatici.

Un buon criterio per determinare se i funghi sono ancora sicuri da mangiare è quello di osservare e rispettare le linee guida di conservazione e scadenza. Evitando, cioè, il consumo di funghi che presentano segni evidenti di deterioramento o che non sono stati conservati a dovere. Se c’è qualche dubbio circa la loro freschezza, è meglio non rischiare e optare per un consumo più sicuro2.

 

NOTE

1 Safety and commercial issues in fresh mushrooms and mushroom-based products sold at retail in Tuscany region, Italian Journal of Food Safety

2 Il ministero della Salute invita a non fidarsi della propria esperienza, suggerendo di far controllare i funghi raccolti da un micologo della ASL (il servizio è gratuito). Per saperne di più: Funghi, consumiamoli in sicurezza

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