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Frutta congelata vs frutta fresca: il confronto

  • Nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata, è consigliato consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. La frutta congelata è una pratica alternativa ai limiti stagionali dei prodotti freschi.
  • La conservazione prolungata a temperatura ambiente, l’esposizione alla luce e il contatto con l’ossigeno possono compromettere significativamente le qualità nutrizionali della frutta.
  • Spesso usati come sinonimi, congelamento e surgelamento sono due processi di abbassamento della temperatura diversi tra loro.
  • Varie ricerche scientifiche dimostrano che la frutta surgelata mantiene gli stessi livelli di vitamine, sali minerali e antiossidanti rispetto alla sua controparte fresca.
  • Il suggerimento degli esperti è inserire nella propria dieta quotidiana sia prodotti freschi di stagione e a km zero, sia prodotti surgelati privi di additivi o zuccheri aggiunti.
  • Dalla verifica dell’origine e del mantenimento della catena del freddo al controllo degli ingredienti: ecco come scegliere la frutta surgelata.

Una mela al giorno…

Frutta e verdura giocano un ruolo fondamentale nell’ambito di un’alimentazione sana ed equilibrata. Ricchi di vitamine, minerali, antiossidanti e altri nutrienti essenziali, questi alimenti sono alleati preziosi per la nostra salute. Proprio per questo, le Linee guida per una sana alimentazione italiana1 consigliano di consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno.

Può capitare, però, che la disponibilità stagionale limiti l’accesso a prodotti freschi, facendo optare per le versioni surgelate come comoda alternativa. Tuttavia, nonostante il grande consumo di alimenti surgelati, c’è chi ancora manifesta dubbi circa la conservazione delle loro qualità nutrizionali. In questo articolo spieghiamo quali sono le differenze sostanziali tra frutta fresca e frutta congelata, cercando di capire se una delle due opzioni sia più salutare.

Fresco non è sempre sinonimo di migliore

Nonostante la percezione comune che la frutta fresca sia sempre la scelta più salutare, è importante considerare un elemento importante. La conservazione prolungata a temperatura ambiente, l’esposizione alla luce e il contatto con l’ossigeno possono compromettere significativamente le qualità nutrizionali della frutta.

Le condizioni di conservazione possono portare alla perdita di vitamine e nutrienti essenziali, vanificando così i benefici della frutta fresca. Un esempio emblematico è la vitamina C, che si deteriora molto facilmente se le condizioni di conservazione non sono ottimali. Nello specifico, come evidenziato da una ricerca scientifica2, la frutta conservata a temperatura ambiente perde ogni giorno il 20% del suo contenuto di vitamina C. Tuttavia, nel caso della frutta congelata, questa percentuale di perdita è notevolmente inferiore.

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Congelare la frutta o surgelarla? Le differenze

In generale, quando parliamo di frutta congelata e surgelata, ci riferiamo al risultato di una tecnica che prevede il drastico abbassamento della temperatura, necessario per conservare l’alimento il più possibile. Sebbene congelamento e surgelamento siano due procedure diverse, spesso i due termini finiscono erroneamente per essere utilizzati come sinonimi. Per evitare confusione, ecco alcune utili precisazioni.

  • Il congelamento è un processo casalingo o industriale, che avviene in un tempo più o meno lento, e avviene quando gli alimenti sono sottoposti a temperature comprese tra gli 0 e i -15°C.
  • La surgelazione è, invece, una tecnica industriale che prevede il rispetto di alcuni parametri previsti dalla normativa. Per esempio, tempi molto brevi per il raggiungimento della temperatura di -18°C al cuore del prodotto e mantenimento del prodotto ad almeno -18°C per tutta la sua vita commerciale3.

È importante notare che il congelamento prolunga la conservazione dei cibi oltre la normale refrigerazione, ma non blocca completamente l’attività degli enzimi, provocando un graduale deterioramento della qualità originale del prodotto nel tempo. La surgelazione, invece, garantisce una conservazione migliore e più sicura, mantenendo intatte tutte le caratteristiche nutrizionali e organolettiche degli alimenti. Questo proprio in virtù della rapidità di raffreddamento: si formano microcristalli d’acqua che non danneggiano la struttura biologica degli alimenti.

I vantaggi della frutta congelata

La frutta congelata mantiene livelli di vitamine, sali minerali e antiossidanti simili a quelli della controparte fresca. Per alcuni può sembrare un’eresia, ma è davvero così. A confermarlo sono numerose ricerche scientifiche4, i cui risultati indicano che il processo di surgelazione preserva efficacemente il valore nutrizionale degli alimenti, evidenziando in tal senso una certa somiglianza tra frutta congelata e frutta fresca.

La frutta surgelata mantiene, ad esempio, livelli più alti di vitamina C rispetto alle varietà fresche acquistate al supermercato. Inoltre, fibre e minerali in essa contenuti rimangono più stabili, durano più a lungo e non si perdono durante l’eventuale cottura. Un ulteriore studio5 ha dimostrato che, dopo tre settimane, la quantità di antiossidanti presenti nei frutti di bosco surgelati fosse addirittura superiore a quella contenuta nella variante fresca.

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Cosa scegliere

Dal momento del raccolto, la frutta fresca avvia un inevitabile e progressivo processo di deterioramento che comporta la graduale perdita di nutrienti. I frutti surgelati, invece, vengono raccolti quando sono maturi e successivamente sottoposti al processo di surgelazione, preservando meglio le qualità nutrizionali.

Quindi è meglio scegliere la frutta congelata rispetto a quella fresca? O, meglio, bisogna per forza scegliere l’una o l’altra? In realtà non proprio, secondo quanto riferito dagli esperti. Una dieta equilibrata può comprendere entrambe le opzioni. Con equilibrio e le dovute accortezze. Per esempio, quando si tratta di prodotti freschi, è importante considerare la provenienza e la stagionalità, preferendo quando possibile frutta di stagione e a km zero. Per quanto riguarda i prodotti surgelati, invece, è essenziale esaminare attentamente l’elenco degli ingredienti e assicurarsi che non contengano quantità eccessive di grassi, sale o zuccheri.

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Come selezionare la frutta surgelata

Per garantire la massima qualità nutrizionale, la selezione della frutta surgelata richiede una certa attenzione. Nel dettaglio, è bene:

  • verificare l’origine, optando per prodotti con indicazioni chiare sulla provenienza della frutta, sulla raccolta e sul processo di congelamento per garantire freschezza e integrità nutrizionale.
  • Accertarsi che la catena del freddo non sia stata interrotta. Sulla parte esterna della confezione non deve essere presente brina e, all’interno, non devono far capolino agglomerati di prodotto.
  • Controllare gli ingredienti, esaminando attentamente l’etichetta per verificare la presenza di additivi, zuccheri aggiunti o altri ingredienti non necessari.

Scegliendo con saggezza, è possibile integrare la frutta congelata in una dieta sana e bilanciata, alternandola a prodotti freschi e di stagione per ottenere la più completa gamma di benefici nutrizionali.

 

NOTE
1 Per approfondire: Linee guida per una sana alimentazione, CREA

2 Nutritional comparison of fresh, frozen, and canned fruits and vegetables II. Vitamin A and carotenoids, vitamin E, minerals and fiber, Journal of the Science of Food and Agriculture, 2007

3 Per approfondire: Conservare gli alimenti col freddo, Ministero della Salute

4 Fonti: Nutrition and Cost Comparisons of Select Canned, Frozen, and Fresh Fruits and Vegetables, Sage Journals, 2014. Mineral, fiber, and total phenolic retention in eight fruits and vegetables: a comparison of refrigerated and frozen storage, Journal of Agricultural and Food Chemistry, 2015

5 Freezing blueberries improves antioxidant availability, Science Daily, 2014

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