Salute e benessere

Funghi in allattamento: sì o no?

  • Nonostante i comprovati benefici dei funghi per la salute, esistono ancora dubbi sulla sicurezza legata al loro consumo, specie in gravidanza e durante l’allattamento: facciamo chiarezza.
  • Non vi sono indicazioni che vietano alle neomamme di mangiare funghi in allattamento: è consigliato, però, un consumo moderato e in piccole porzioni, nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata.
  • Potenziali controindicazioni al consumo di funghi sono prettamente legate ad eventuali allergie e intolleranze oppure a problemi causati da una cattiva conservazione e preparazione.
  • Alcuni alimenti, tra cui proprio i funghi, possono alterare il sapore del latte materno. Ciò, però, non significa che vadano esclusi a priori: possono, anzi, rivelarsi un “aiuto” per il bambino.
  • Dalla pulizia accurata alle corretta cottura: ecco qualche consiglio per mangiare funghi in allattamento in modo sicuro.

Funghi, alleati per la salute

Ricchi di proteine e vitamine, ma anche di potassio, fibre e sali minerali. Supporto per il sistema immunitario e per la salute digestiva. Dotati di proprietà antinfiammatorie, antitumorali e immunostimolanti. Non c’è che dire: i funghi sono veri e propri alleati della salute1, come rivelano numerosi studi scientifici.

Tuttavia, nonostante i molteplici e riconosciuti benefici, persistono ancora diversi dubbi sulla sicurezza del loro consumo in determinate circostanze. In particolare, le preoccupazioni riguardano la commestibilità di alcune specie e il loro consumo in specifici momenti di vita. Per esempio, molte future mamme si chiedono se si possa o meno consumare funghi in gravidanza. O, ancora, se in allattamento si possano mangiare i funghi oppure è meglio evitare. Facciamo chiarezza proprio su quest’ultimo tema, rispondendo ai quesiti più diffusi.

Conoscere i funghi

In un periodo delicato come i primi mesi di vita del proprio figlio, le neomamme fanno bene a porsi delle domande supplementari prima di concedersi un alimento o una bevanda. Vale anche per i funghi, alimenti unici e peculiari. Non appartengono, infatti, né al regno vegetale né a quello animale, ma a una specie tutta loro: quella dei funghi, appunto.

Ad ogni modo, dati gli aspetti nutrizionali simili e l’uso che se ne fa in cucina, i funghi vengono spesso considerati alimenti di origine vegetale molto simili alle verdure e, per questo, consumati come tali. Potenziali controindicazioni al consumo di questo alimento sono prettamente legate ad eventuali allergie e intolleranze oppure a problemi causati da una cattiva conservazione e preparazione dei funghi.

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Niente niet a priori

Contrariamente al periodo della gravidanza, la fase dell’allattamento è caratterizzata da una maggiore flessibilità a livello alimentare. Le neomamme possono tornare a seguire la loro routine abituale, a patto di seguire una dieta sana, diversificata ed equilibrata. Nel dettaglio, ricca di alimenti di origine vegetale come legumi, frutta e verdura, nonché di fonti proteiche provenienti sia da fonti animali sia vegetali.
Non vi sono, quindi, specifici cibi da evitare in allattamento. È sufficiente, evidenziano i nutrizionisti, prendere alcune naturali precauzioni nella selezione degli alimenti e seguire le linee guida per la nutrizione in gravidanza e durante l’allattamento2.

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Funghi in allattamento: come comportarsi

Mentre sul consumo dei funghi in gravidanza vi sono pareri contrastanti, non esistono indicazioni scientifiche che vietano categoricamente di mangiare i funghi in allattamento. Questo alimento può, infatti, costituire una componente salutare nell’ambito di una dieta equilibrata per una neomamma. L’importante, però, è che il consumo rimanga moderato e in piccole porzioni.

Va sottolineato che alcuni cibi possono alterare il sapore del latte materno. E, tra questi, assieme ad aglio, cipolla, cavoli e alcuni tipi di formaggio, troviamo proprio i funghi. Ciò non significa, tuttavia, che tali alimenti vadano esclusi in toto dalla dieta di una neomamma. Se tollerati bene dal lattante, il loro consumo da parte della madre non dovrebbe generare alcun inconveniente. Anzi, può aiutare anche il bambino ad abituarsi gradualmente a nuovi sapori attraverso il latte materno.

Qualche consiglio per il consumo in sicurezza

Abbiamo visto che mangiare funghi in allattamento è, dunque, possibile. Parole d’ordine: equilibrio e moderazione. Come sempre, del resto. Val bene anche un surplus di attenzione, che non guasta mai, specie in periodi delicati come la gravidanza o l’allattamento.
Ecco alcuni elementi da tenere in considerazione per garantire un consumo di funghi più sicuro. Nello specifico, è consigliabile:

  • scegliere funghi coltivati3, acquistandoli da fonti affidabili, per ridurre il più possibile il rischio di contaminazioni;
  • pulirli e lavare accuratamente i funghi per rimuovere ogni residuo di sporco;
  • consumarli sempre previa cottura, così da eliminare i batteri e le tossine che potrebbero essere in essi presenti;
  • monitorare eventuali reazioni nel bambino.

In generale, il consumo di funghi dovrebbe sempre essere intrapreso con consapevolezza e attenzione, rispettando le precauzioni necessarie per evitare problemi di salute. Ancor di più durante la fase dell’allattamento, quando è comunque sempre raccomandabile consultare un medico o un nutrizionista per ulteriori consigli personalizzati sulla propria dieta.

 

NOTE
1 The nutritional and health benefits of mushrooms, Plant Foods for Human Nutrition

2 Per maggiori informazioni, si può consultare l’approfondimento della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, Nutrizione in gravidanza e durante l’allattamento

3 Il ministero della Salute invita a non fidarsi della propria esperienza, suggerendo di far controllare sempre i funghi raccolti da un micologo della ASL (il servizio è gratuito). Per saperne di più: Funghi, consumiamoli in sicurezza, Direzione generale dell’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, ministero della Salute

 

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